PIADINA
Qui esuliamo dalle minestre fatte in casa, ma rimaniamo ancorate al mattarello e alla più tipica tradizione romagnola.
La piadina, che ricade in quello che viene oggi chiamato "street food", è un antico pane azimo (cioè senza lievito) che veniva cotto su un piatto di terracotta chiamato "testo".
Gli ingredienti e lo spessore variano moltissimo a seconda del territorio, c'è chi la impasta con l'acqua e chi col latte, chi aggiunge un po' di vino, e chi un cucchiaino di miele o zucchero.
Io ho messo a punto questa ricetta, partendo dall'ottima versione dell'amico Giulio e apportando qualche piccola modifica.
La piadina, che ricade in quello che viene oggi chiamato "street food", è un antico pane azimo (cioè senza lievito) che veniva cotto su un piatto di terracotta chiamato "testo".
Gli ingredienti e lo spessore variano moltissimo a seconda del territorio, c'è chi la impasta con l'acqua e chi col latte, chi aggiunge un po' di vino, e chi un cucchiaino di miele o zucchero.
Io ho messo a punto questa ricetta, partendo dall'ottima versione dell'amico Giulio e apportando qualche piccola modifica.
INGREDIENTI
1 kg farina
200 gr strutto
20 gr sale grosso
2 cucch.ini di bircarbonato
2 cucch. vino bianco secco
1 cucch.ino di miele
latte o acqua per impastare
1 kg farina
200 gr strutto
20 gr sale grosso
2 cucch.ini di bircarbonato
2 cucch. vino bianco secco
1 cucch.ino di miele
latte o acqua per impastare
Si scioglie il sale nel latte o nell'acqua (la piadina è buona in entrambe le versioni).
Si unisce lo strutto alla farina e al bicarbonato, impastando con le mani. Quindi si aggiungono il vino, il cucchiaino di miele e via via il latte (o l'acqua), fino ad ottenere un impasto piuttosto morbido, ma che non si attacca alle dita.
Si forma una palla che si lascia riposare in frigo per almeno mezzora.
Si unisce lo strutto alla farina e al bicarbonato, impastando con le mani. Quindi si aggiungono il vino, il cucchiaino di miele e via via il latte (o l'acqua), fino ad ottenere un impasto piuttosto morbido, ma che non si attacca alle dita.
Si forma una palla che si lascia riposare in frigo per almeno mezzora.
Quando saremo pronti per la cottura, si formano delle palline di impasto da 4-5 centimetri di diametro e si stendono col mattarello, fino ad ottenere un cerchio dello spessore di 4-5 mm (dipende se la piadina la si preferisce grossa o sottile) e di 15 cm di diametro.
Si bucherella con la forchetta e si mette una piadina alla volta a cuocere sul "testo", fino a quando avrà un bel colore dorato da
entrambi i lati.
entrambi i lati.

Si mangia spaccata a metà e farcita con salumi, squacquerone e rucola, salsiccia e cipolla o come più vi aggrada.
Le combinazioni sono milioni, ma non mancate di accompagnarla con un buon bicchiere di vino rosso.
Le combinazioni sono milioni, ma non mancate di accompagnarla con un buon bicchiere di vino rosso.