PIZZA FRITTA - PIè FRèTTA (ROMAGNOLO)
E' il classico spuntino da sagra o da passeggiata domenicale in inverno. Certamente non è il massimo della leggerezza, anche perchè un tempo la pizza veniva fritta nello strutto (e in qualche sagra ancora lo potete trovare), ma una volta ogni tanto è un peccato di gola che ci si può concedere, soprattutto se condivisa con un amico e qualche bicchiere di vino rosso.
La pizza fritta vi verrà servita piegata in due, dentro un quadro di carta paglia per frittura.
La pizza fritta vi verrà servita piegata in due, dentro un quadro di carta paglia per frittura.
INGREDIENTI
500 gr kg farina
1 cubetto di lievito di birra
2 cucch. di olio
1 presa di sale
acqua tiepida per impastare
500 gr kg farina
1 cubetto di lievito di birra
2 cucch. di olio
1 presa di sale
acqua tiepida per impastare

Si scioglie il lievito in acqua tiepida.
Si impasta la farina con i due cucchiai di olio d'oliva, la presa di sale e l'acqua, fino ad ottenre un impasto morbido, ma che non si attacca alle dita.
Si stende una sfoglia un pò grossa, 3-4 mm di spessore. Poi si ricavano dei cechi di una ventina di cm di diametro e si lasciano riposare per almeno 30 minuti.
Si cuociono in olio di semi (anche se tradizionalmnte erano fritti nello strutto bollente).
Si passano nella carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso, una spolverata di sale grosso, e si mangiano vuote o con affettati.
Si impasta la farina con i due cucchiai di olio d'oliva, la presa di sale e l'acqua, fino ad ottenre un impasto morbido, ma che non si attacca alle dita.
Si stende una sfoglia un pò grossa, 3-4 mm di spessore. Poi si ricavano dei cechi di una ventina di cm di diametro e si lasciano riposare per almeno 30 minuti.
Si cuociono in olio di semi (anche se tradizionalmnte erano fritti nello strutto bollente).
Si passano nella carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso, una spolverata di sale grosso, e si mangiano vuote o con affettati.